- 1kg di carne o polpa di natica o girello oppure scamone di vitello
- 2,500 kg di cipolle rosate (o ramata di montoro o tropea)
- sedano ,2 carote,2-3 pomodori pelati
- 1/2 bicchiere di olio evo
- 1 bicchiere di vino bianco
- sale grosso
La cipolla e’ l’ingrediente principale di questa ricetta tipicamente napoletana e l’origine piu’ probabile del suo nome è da ricercare nelle osterie insediatosi nel porto di Napoli nel periodo aragonese e gestite da cuochi genovesi che cuocevano la carne con la cipolla per farne un secondo e risale al famoso” u tuccu” ligure ma la “genovese” napoletana viene menzionata e da Cavalcanti nella sua opera di cucina nel 1837 e da Vincenzo Corrado nell’edizione della sua “Cucina Napoletana” del 1832.La cucina napoletana ha rielaborato un piatto da abbinare la “nobile” carne alla più “povera” cipollaed è nato questo piatto succulento e superbo che si puo’ abbinare a vari tipi di pasta gli ziti spezzati(meravigliosi)rigatoni,penne e tagliatelle all’uovo.si cucina o col nobile girello (fesa)sia con la “locena” o con lo “scamone” rigorosamente di vitello.Questo sugo richiede tempo,passione e tanta pazienza dato che deve sobbollire o meglio “pippiare”per diverse ore e il suo profumo permane per giorni……ma ne vale la pena.La mia ricetta della genovese e’ quella di mia madre e non l’ho mai ritoccata perche’ e’ meravigliosa cosi’.
PROCEDIMENTO
Prendere un bel pezzo di carne dal macellaio io ho preso un bel pezzo di natica ma potete prendere il girello o lo scamone .
io non l’ho legato perchè mia madre non lo fa ma potete anche farvelo legare ,poggiarlo nella casseruola che deve essere bella capiente e coprire con le cipolle tagliate a fette ,dovete coprire la carne
aggiungere sedano,carota e pomodori sale grosso e acqua tanta da coprire le cipolle e adesso armatevi di tanta pazienza,ci vogliono dalle 4-5 ore fino a che si asciuga tutta l’acqua e diventa bella morbida e succosa
dopo un’ora e’ cosi’
a meta’ cottura aggiungere olio evo e quanto l’acqua è ben asciugata aggiungere vino bianco e far evaporare ,adesso comincia il bello ,bisogna girarla in continuazione per evitare che si attacca al fondo della pentola e quando è diventata una bella cremina morbida e dorata il sugo è pronto e ne vale assolutamente la pena.
con il pezzo di carne fate un buon secondo
 si condisce con il sugo e lo passo col minipimer perche’ a qualcuno in famiglia piace cremoso ,a me piace anche senza frullarlo ma devo dire che è buono in tutte e  due i modi .Con il sugo ottenuto condire o gli ziti lunghi da spezzare o come ho fatto io le tagliatelle ricce all’uovo fatte a mano
si condisce con il sugo e lo passo col minipimer perche’ a qualcuno in famiglia piace cremoso ,a me piace anche senza frullarlo ma devo dire che è buono in tutte e  due i modi .Con il sugo ottenuto condire o gli ziti lunghi da spezzare o come ho fatto io le tagliatelle ricce all’uovo fatte a mano
spolverizzate con abbondante parmigiano e buon appetito……

 
								
				


















 Sono una donna che ha superato gli "anta" da un po', sono piena di interessi, curiosa e sempre avida di imparare cose nuove, così  anche in cucina dove mi piacciono le innovazioni con un occhio alla tradizione.
					Sono una donna che ha superato gli "anta" da un po', sono piena di interessi, curiosa e sempre avida di imparare cose nuove, così  anche in cucina dove mi piacciono le innovazioni con un occhio alla tradizione.



 
												
						 
												
						 
												
						 
												
						 
												
						




 
											
					
A quest’ora la ricetta di tua madre (che saluto) mi ha fatto venire voglia di mangiare e io che volevo stare un po’ a dieta . La voglio comunque rifare alla prima occasione. Un bacio dalla tua amica d’infanzia Laura
grazie di cuore……
mai cucinata la genovese e poi se la ricetta e di Nonna Elvira bisogna provarla……
provala,possibilmente con la cipolla dorata di montoro che da un gusto sopraffino….